Scheda Tecnica delle Racchette
Ogni racchetta presentata nel nostro sito prevede, oltre ad una breve parte descrittiva, una tabella riportante le caratteristiche tecniche del telaio in questione.
Senza conoscere il significato dei termini citati, questa tabella perde di importanza.
I dati invece riportati sono decisamente utili per indirizzarsi nella scelta del telaio migliore per le proprie caratteristiche di gioco.
Lo spessore del telaio viene rilevato con il calibro in 3 punti: testa, spalle, cuore. A spessori maggiori corrisponde maggiore rigidità e, dunque, a parità di materiali e di distribuzione degli stessi, maggiore potenza. Non a caso i telai dei giocatori professionisti, che di solito cercano più il controllo della potenza, sono in media più sottili di quelli delle colleghe donne e degli attrezzi destinati al pubblico degli amatori. I valori oscillano tra un minimo di 17/18 mm fino a un massimo di 28/30 mm.
Oltre alla potenza lo spessore condiziona molto spesso la resa degli effetti, specie il top spin. E' ancora raro che a spessori elevati corrisponda anche una elevata capacità di imprimere rotazioni in top spin.
E' il dato più semplice, ma resta uno dei più significativi. Negli ultimi 30 anni, il peso dell'attrezzo tennistico è andato riducendosi grazie alla tecnologia, che ha consentito di scendere al di sotto dei 250 grammi mantenendo ottime capacità di spinta. Trent'anni fa, all'epoca delle racchette di legno, i primi 10 tennisti del mondo e i principianti assoluti scendevano in campo con attrezzi sostanzialmente identici, il cui peso superava abbondantemente i 400 grammi. Oggi il tennista del circuito. Atp si fa di solito appesantire il telaio di serie che per la fascia di utenza agonistica si aggira tre i 315 e i 330 grammi portandolo intorno ai 350/360 grammi. Il principiante, ma anche il buon giocatore di circolo o l'over 45 agonista, possono serenamente puntare su un attrezzo che pesa quasi 100 grammi meno. Di certo, al momento della scelta, devono interfacciare il dato del peso con quello dell'inerzia. Se vogliono veder soddisfatta l'esigenza di spingere forte anche con telai-piuma devono sincerarsi che la distribuzione di quel peso e delle masse del telaio sia stata opportunamente collocata verso la testa della racchetta, in modo da garantire la spinta e l'accelerazione necessarie.
Con l'evoluzione del peso medio delle racchette abbiamo osservato negli anni anche l'evolversi del loro bilanciamento. Come osservavamo in precedenza, l'abbassamento del peso ha richiesto, per poter mantenere la spinta, un progressivo spostamento del bilanciamento verso la testa della racchetta.
Ma questo dato è più significativo, per rendersi conto di quanto un telaio può aiutare nella spinta, se espresso in termini dinamici, e cioè con il test dell'inerzia. Il dato del bilanciamento, può essere utilizzato invece come buon indicatore dell'adattabilità di un attrezzo agli stili di gioco base.
Il gusto medio dei tennisti e l'esperienza dei test suggerisce che chi predilige il gioco da fondocampo, sia in termini aggressivi che in termini più di contenimento, non disdegna un bilanciamento spostato verso la testa della racchetta (da 32,5 cm in su), che favorisce anche le rotazioni. Diversamente gli amanti del serve and volley preferiscono un bilanciamento più neutro, al cuore (per esempio 32 centimetri) che dà sensazione di stabilità e controllo nei colpi al volo e di maggiore manovrabilità nelle esecuzioni sopra la testa. Di racchette bilanciate al manico (da 31 cm in giù), non si ha più notizia. Con i pesi piuma di oggi, rischierebbero di non far arrivare la palla a scavalcare la rete.
Questo dato esprime semplicemente il grado di flessione del telaio all'impatto con la palla. Meno il telaio flette, meno energia disperde. Dunque a maggiore rigidità corrisponderebbe maggiore potenza (a parità di peso, bilanciamento, masse ecc ecc.). Di fatto questo dato è significativo anche per altri due elementi: il comfort e la precisione. Una racchetta molto rigida potrebbe risultare poco confortevole se non vedesse applicati sufficienti dispositivi anti-shock. Al tempo stesso una racchetta che flette poco all'impatto è più precisa di una che flette maggiormente. In linea di massima a maggiore spessore del telaio corrisponde maggiore rigidità e, a differenza di quanto si potrebbe comunemente pensare, spesso i telai pensati per il tennista di club sono più rigidi di quelli dei professionisti.
Corde
Prima di scegliere una corda dovete sapere di base è quante singole fibre vengono usate per costruire una corda.
Alcune sono fatte con un solo pezzo di materiale (monofilamenti), mentre altre sono formate da migliaia di minuscole fibre attorcigliate fra loro a formare una singola corda (multifilamenti).
Queste sono le due estremità dello spettro ma c'è un numero infinito di varianti nel mezzo.
In ogni caso, la maggior parte delle corde può essere classificata all'interno di una fra cinque diverse categorie.
Questa è una corda fatta utilizzando un singolo pezzo di materiale. È il più semplice e meno costoso tipo di costruzione. Un singolo pezzo di materiale viene ridotto a una corda usando un sistema di estrusione; viene impacchettato, venduto e installato sulla racchetta. Non ci sono complicati sistemi di unione di fibra e o di avvolgimento.
VANTAGGI
SVANTAGGI
Come il nome suggerisce, queste corde hanno un singolo pezzo di materiale al loro interno. Fibre più sottili sono poi avvolte intorno al cuore della corda, a creare uno strato avvolgente.
In numero di strati esterni può variare, ma in generale più alto è in numero di avvolgimenti, più sottile è il nucleo interno.
VANTAGGI
SVANTAGGI
Queste corde sono fatte con minuscolo fibre messe insieme. Come ci si può aspettare, sono le corde più difficili da produrre e di conseguenza le più costose.
VANTAGGI
SVANTAGGI
Sono solitamente corde in poliestere con la superficie esterna più ruvida, disegnata per produrre più spin, in quanto "mordono" meglio la palla all'impatto.
VANTAGGI
SVANTAGGI
Questa è la parte più semplice del puzzle: basta decidere se preferite una corda spessa o sottile. Lo spessore ha un numero inversamente proporzionale: più alto è il numero, più sottile sarà la corda. Per esempio, un calibro 17 è più sottile di un calibro 16. La maggior parte delle corde ha un calibro dal 15 al 18. Una corda leggermente più sottile all'interno di un certo raggio presenta una "L" dopo il numero, che significa "Light". Per cui un 16L è leggermente più sottile di un 16. Ma può diventare più complicato in quanto il calibro si riferisce a un raggio di spessori e non a uno spessore specifico.
Per esempio, se una corda ha uno spessore 1,23 mm il produttore può indicarla come 17 o come 16L. Pertanto è meglio riferirsi a una corda usando i millimetri anziché il calibro.
La maggior parte dei giocatori dovrebbe utilizzare il calibro più sottile della corda che preferisce e che non rompe troppo facilmente. Ricordate, le corde devono rompersi.
Se un giocatore non ha mai o raramente rotto una corda dovrebbe sicuramente provare una corda più sottile.
Più spessa
Più sottile
La tensione è un po' come il calibro: sta a voi decidere se volete salire o scendere. Ci sono sistemi un po' più complessi, usati da bravi incordatori, che permettono di incordare un piatto corde più duro usando la stessa corda alla stessa tensione. I produttori di racchette raccomandano una tensione consigliata per i loro telai e, generalmente, è meglio scegliere una tensione in quel raggio. Incordare a una tensione superiore a quella massima consigliata rende nulla la garanzia.
Per cui: un giocatore dovrebbe incordare a tensioni più alte o più basse?
Più basse
Più alte
SCEGLIERE LA TENSIONE | potenza | controllo | durata | sensibilità | comfort |
Tensioni basse | più | meno | più | più | più |
Tensioni alte | meno | più | meno | meno | meno |
SCEGLIERE IL CALIBRO | elasticità | durata | rotazioni | sensibilità | comfort |
Calibro più sottile | più | meno | più | più | più |
Calibro più spesso | meno | più | meno | meno | meno |